1. CinOforum “L’Ultimo Lupo”

sabato 4 aprile ore 21.00 e domenica 12 aprile ore 17.00
Programmazione cinematografica a cura della Cineteca del Friuli.

Gemona del friuli – Cinema Teatro Sociale – Via xx Settembre 5

No, non è un errore, a Gemona del Friuli, si terrà proprio un CinOforum….

cinoforum gemona

Infatti la Cineteca del Friuli con il Centro Cinofilo “Lupo Nero” di Fagagna, in occasione dell’uscita nelle sale italiane dell’ultimo film di Jean-Jacques Annaud “L’Ultimo Lupo” dà il via al 1. CinOforum del Cinema Sociale: una rassegna di film dedicati ai cani, la cui proiezione sarà introdotta e conclusa da un intervento di Daniela Castellani, titolare del Centro Cinofilo “Lupo Nero”, istruttrice cinofila riconosciuta E.N.C.I., specialista in problemi comportamentali dei cani, addestratrice cani per pet-therapy.

Appuntamento dunque al Sociale di Gemona sabato 4 aprile, alle ore 21.00, per la prima proiezione di “L’Ultimo Lupo”, ambientato in Mongolia e con protagonista un lupo, la creatura più emblematica e riverita della steppa. Basato sul romanzo semi-autobiografico del cinese Jiang Rong “Il totem del lupo”, che con oltre 20 milioni di copie vendute è considerato il secondo libro più letto in Cina dopo il Libretto rosso di Mao, il film è ambientato nella Cina in preda alla rivoluzione culturale.
Un secondo incontro con l’istruttrice Castellani si terrà domenica 12 aprile alle 17.00, orario più adatto alle famiglie.
I film con i cani come protagonisti suscitano emozioni che è bello condividere e, attraverso una visione “guidata” e una diversa chiave di lettura, offrono l’opportunità di approfondire certe tematiche e aprire una finestra sul mondo dei nostri amatissimi compagni di viaggio e di vita. Ed è per questo che il Centro “Lupo Nero” e la Cineteca del Friuli aspettano al Sociale tutti gli amici cinofili e cinefili!

Programmazione cinematografica a cura della Cineteca del Friuli.
InfoCinema: www.cinemateatrosociale.it – tel. 0432 970520 (cassa) – 348 8525373

CinOforum a cura di Daniela Castellani del Centro Cinofilo “Lupo Nero” di Fagagna
tel. 0432 810705 cell. 334 8614190 – www.centrocinofiloluponero.com

 “Il Lupo Nero” e “L’Ultimo Lupo”

commenti e pensieri

Con l’ultimo film di J. J. Annaud “L’Ultimo Lupo”, si è aperta la rassegna di film a tema “cani e natura” che abbiamo chiamato CinOforum, un sogno nel cassetto diventato realtà grazie alla disponibilità ed interesse della Cineteca del Friuli!
Ed eccomi qua, come “Lupo Nero”, a scrivere le mie impressioni sulla pellicola appena vista.
Avevo letto il libro da cui è stato tratto il film, il ”Il totem del lupo” di Jiang Rong, un cinese, che ha firmato un romanzo semiautobiografico diventato un best seller mondiale.
Diciamo che il film rispetta lo spirito del libro anche se, ovviamente , è rivolto ad un pubblico occidentale e quindi alcuni aspetti della cultura mongola risultano
“edulcorati”, mentre, altri più scenici e spettacolari, sono messi molto in risalto (es. la scena dei cavalli congelati nel lago).
Potrebbe sembrare che Annaud pensi che i lupi lavorino non tanto come animali, ma come un esercito organizzato con strategie più umane che canine; tuttavia nel libro
questa visione è identica e, per quanto ne so, si rifà alla leggenda che Gengis Khan abbia strutturato le sue compagnie militari copiando proprio il comportamento dei branchi di lupi in caccia. “Il lupo non è un animale impulsivo, sa aspettare pazientemente il momento giusto prima di attaccare”, così, si dice, fosse Gengis Khan, paziente come un lupo. Sarà così? Si? No?
Ma saperlo ha davvero tutta questa importanza? Forse ci piace pensare che anche la poesia sia importante. Un film non deve essere solo iperrealistico ma deve soprattutto provocare emozioni, scatenare pulsioni profonde, far riflettere e far sognare.
“L’Ultimo Lupo” ci riesce.
Certo, secondo me, non è una pellicola per bambini. Le scene di soppressione dei cuccioli di lupo sono forti e a parte quelle, la storia in sé fino alla fine non offre spiragli alla speranza. Tutto il branco viene sterminato, solo il lupetto allevato in cattività si salva.
Ma… e dopo? Troverà una compagna affinché la specie possa risollevarsi? Riuscirà a cacciare da solo e senza insegnamenti del branco?
D’altronde il destino del lupo coincide con il destino dei mongoli stessi: “L’ultimo lupo” è la rappresentazione simbolica di un popolo costretto ad abbandonare se stesso, le sue radici, la sua cultura, schiacciato dalla globalizzazione e dal potere della modernità.
Buon ululato a tutti i cinofili e cinefili!